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Piccole ma preziose, le api sono delle vere e proprie sentinelle ecologiche, preziosi impollinatori, ma che oggi sono seriamente a rischio di estinzione ma, durante i giorni di lockdown la natura è esplosa e gli animali si sono appropriati dei loro spazi, questa è la prova che purtroppo l’essere umano ha un forte impatto sulla natura, causando spesso danni irreparabili. E come affermava Albert Einstein “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”

Foto di Christopher Cavallaro

Legambiente, in vista della giornata delle api, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu proprio il 20 Maggio. dedica loro una campagna nazionale Save the queen, una campagna il cui obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i cittadini, fare proposte green a istituzioni, imprenditori e consumatori e tessere, al tempo stesso, una rete di alleanze con gli apicoltori che svolgono un ruolo fondamentale per la custodia della natura.

 

“Con Save the queen – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente – non solo vogliamo puntare l’attenzione su questi importanti e preziosi impollinatori che svolgono un ruolo vitale per la terra, ma vogliamo anche mettere in campo una serie di azioni che coinvolgano prima di tutto gli apicoltori, le aziende e i cittadini. Allo stesso tempo, è però importante che arrivino risposte anche dal mondo istituzionale e politico. Oggi più che mai è importante difendere le api con azioni di tutela non più procrastinabili, a partire dall’eliminazione dei principi attivi nocivi come i neonicotinoidi, la diffusione dell’applicazione di criteri di produzione agroecologici orientati all’agricoltura biologica e l’adozione di un piano d’azione per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, oggi in fase di revisione, che sia orientato alla tutela della biodiversità, definendo obiettivi, quantitativi di riduzione dell’uso dei pesticidi e dei rischi per la salute dell’uomo e degli altri esseri viventi in ambito agricolo, rurale e cittadino”.

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