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Happy Birthday Garnier! La linea Garnier Ultra Dolce celebra i suoi 40 anni con un regalo speciale dedicato all’ambiente: il brand abbraccia infatti la campagna Tartalove di Legambiente, che da anni opera per la salvaguardia delle tartarughe marine in Italia, fortemente minacciate da pesca professionale, traffico nautico e da inquinamento da plastica.

Fino a dicembre, per ogni prodotto acquistato della linea haircare, Garnier Ultra Dolce donerà 1€ a Tartalove, contribuendo all’acquisto di medicinali e cibo, alle spese veterinarie e alla manutenzione di vasche e strumenti di analisi del Centro di recupero delle tartarughe marine di Legambiente a Manfredonia: un vero e proprio ospedale, dove gli animali feriti vengono curati prima di essere restituiti al mare. La maggior parte delle tartarughe marine a cui viene prestato soccorso e di cui si prende cura il centro,  ha riscontrato gravi problemi a causa dei rifiuti da plastica abbandonati in mare: questi splendidi esemplari la confondono per cibo e finiscono per rimanerne soffocati.

Siamo orgogliosi di sostenere la campagna Tartalove, e contribuire a proteggere le tartarughe marine dai pericoli della plastica abbandonata e finita in mare. È un tema che ci sta molto a cuore, e ci vede impegnati in prima linea nel cercare di contenere questo rischio alla radice: continuiamo infatti ad investire in ricerca e sviluppo per nuovi packaging sempre più sostenibili, con minore o zero utilizzo di plastica”, commenta Elisabetta Debole, General Manager Garnier Italia, “Quest’anno, Ultra Dolce è stato il brand maggiormente protagonista di questa rivoluzione, con il lancio di due nuovi prodotti per una routine haircare sempre più sostenibile: il Balsamo senza Risciacquo, pensato per risparmiare acqua nell’utilizzo e plastica nel packaging grazie all’integrazione di cartone, e lo shampoo refillable-ricaricabile dai pack”.

“Da anni portiamo avanti con orgoglio la campagna Tartalove a tutela della tartaruga Caretta caretta, la più diffusa nel Mediterraneo”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, “Tanto diffusa quanto a rischio a causa del traffico marittimo, dell’ingestione involontaria di ami da pesca e catture accidentali dovute alle reti e altre attrezzature. Ma la maggioranza delle tartarughe marine soffre la presenza di rifiuti, frammenti e oggetti di plastica dispersi in mare. Ridurre l’uso di plastica quanto più possibile, e promuovere una corretta gestione di questi rifiuti massimizzando il riciclo sono i passaggi fondamentali per azzerarne la presenza nell’ambiente, a partire da quello marino.

Grazie a questa campagna, la scorsa estate abbiamo inaugurato un nuovo Centro di recupero e soccorso a Manfredonia in provincia di Foggia, dove negli ultimi anni, anche grazie al fondamentale aiuto dei pescatori, sono state salvate, curate e rimesse in libertà più di 1600 tartarughe marine. Inoltre Tartalove prevede altre importanti attività, svolte grazie alle donazioni ricevute: un programma di monitoraggio satellitare; la ricerca, il monitoraggio e la messa in sicurezza dei siti di nidificazione di mamma tartaruga lungo tutte le coste italiane, con centinaia di volontari coinvolti (i Tartawatchers di Legambiente); azioni di sensibilizzazione e informazione nei confronti di gestori balneari, operatori del mare e bagnanti. Tutte iniziative a totale difesa delle tartarughe marine che le accompagna sin dalla loro nascita e in tutto loro viaggio nei nostri mari”.

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