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Quando anche l’Intelligenza Artificiale giustifica la violenza di genere. Scopriamo “mAI colpevoli” l’iniziativa di Sephora Italia

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne 2023, Sephora Italia racconta il fenomeno del victim blaming attraverso la campagna di sensibilizzazione “mAI colpevoli” insieme al supporto di Fondazione Pangea ETS.

Quando si parla di violenza di genere il fenomeno del victim blaming è ancora così radicato? Si, se a confermarlo è anche l’Intelligenza Artificiale. Questo il punto di partenza per lo sviluppo della campagna di sensibilizzazione “mAI colpevoli” realizzata da MediaMonks Milano, diretta dalla regista Viola Folador e interpreatata da Giorgia Senesi, Federica Vai e Noemi Bertoldi che verrà rilasciata il 25 Novembre sulle piattaforme Sephora Italia.
A dare il via al dibattito è proprio l’AI citata nel nome della campagna, a cui è stato chiesto di elaborare il racconto di tre storie di violenza dal punto di vista delle vittime basandosi sulle opinioni raccolte in rete rispetto a storie di violenza di genere. La restituzione dello scenario socioculturale con le opinioni, gli stereotipi e le credenze più diffuse è stata affidata poi a interlocutori astratti e privi di un punto di vista personale.

Di seguito riportiamo una delle 3 storie.

Ieri ero qua in ufficio, avevo appena chiuso una presentazione, avevo fatto tutte le mie belle slide e
stavo provando ad alta voce, un ultimo ripasso, ma da sola eh… sono un po’ insicura. A quel punto è entrato l’amministratore delegato, un signore elegante, affabile… che poi io non dovevo nemmeno essere lì. Colpa mia che invece di starmene alla mia scrivania, vabbé… Lui, un uomo
distinto, davvero sai, proprio un tipo vecchio stampo, buona famiglia, gentile con tutte le sue impiegate, non tutti lo sono, lui invece sempre. Viene verso di me e mi chiede come sto, ah lui si interessa alla mia vita e a come va con il mio ragazzo, ci tiene molto a tutte noi, lo dice sempre. Poi
dopo che avevo iniziato a spiegargli le slide, ma effettivamente potevo evitare, chi se ne frega delle
mie slide, lui mi si è avvicinato e ha iniziato a guardare un po’ più sotto rispetto ai miei occhi e che imbarazzo! mi stava guardando il seno, mi si era slacciato il bottone della camicetta, ho sempre
saputo che era troppo larga e poco adatta all’ufficio, e vabbè, è normale che l’occhio di un uomo cada lì. Poi ha avvicinato la mano e mi ha toccato il seno. Ha detto che sarebbe stato il nostro
segreto, che se l’avessi raccontato chissà cosa avrebbero pensato i colleghi. Io sono rimasta immobile, non me lo aspettavo. Però non l’ho fermato, cioè lui non si è fermato, ma io nemmeno
l’ho fermato, ed è normale che se tu vuoi che uno smetta di fare qualcosa glielo devi dire. E se io non gliel’ho detto, lui come poteva sapere che io non volevo? Quella cazzo di camicetta e io cretina che ho visto che quel bottone non si chiudeva e non l’ho cambiata perché avevo fretta,
stupida camicetta, stupida io. È colpa mia che sbaglio a vestirmi, che idiota che sono.

I racconti restituiti dall’AI sono diventati infatti una serie di monologhi interpretati da voci
reali che offrono uno spunto di riflessione rispetto alla tematica.
L’obiettivo dell’operazione è duplice: da un lato smuovere le coscienze sulla narrazione
che prevale nella società contemporanea, dall’altro incoraggiare una presa di coscienza
delle donne rispetto allo stigma ed al senso di colpa che ancora troppo spesso interessano in prima persona le vittime. L’esperimento di raccolta del sentimento ha restituito uno scenario critico di estrema auto colpevolizzazione della vittima stessa. La bellezza è un mezzo potentissimo per esprimere la propria personalità ed è spesso stigmatizzata da questo tipo di narrazione. Sephora crede che l’autoconsapevolezza sia il
fondamento dell’autodeterminazione femminile e ha deciso di impegnarsi in modo
concreto nell’accendere i riflettori su questa tematica attraverso questa campagna digitale, ma non solo.

Proprio al tema della self confidence femminile sono infatti state dedicate due attivazioni
in presenza per le comunità di donne seguite dalla onlus Pangea ETS: il 14 Novembre presso
la sede Sephora di Milano ed il 15 Novembre presso una delle sedi romane di Pangea, un team di Beauty expert a disposizione di alcune ospiti e assistite della fondazione ha offerto una sessione di bellezza, coerentemente al pensiero che la cura di sé sia un elemento indispensabile per costruire e rinforzare la fiducia in se stessi.

“mAI colpevoli” è anche un’iniziativa di beneficenza che vede Sephora supportare
fondazione Pangea ETS con una donazione che verrà destinata allo sportello antiviolenza e rete di aiuto REAMA con cui la fondazione assiste, accoglie e reinserisce donne vittime di violenza attraverso un network di professionisti, case rifugio e realtà specializzate in questo tipo di assistenza sociale.

Per dare un ulteriore supporto alla fondazione, il 25 Novembre nei beauty store Sephora gli scontrini consegnati ai clienti verranno riposti all’interno di un portascontrino su cui verranno segnalati i contatti dello sportello antiviolenza REAMA: se stai vivendo una situazione di violenza o ne sei testimone, scrivi a sportello@reamanetwork.org o chiama il 3493442257 dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00.

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