L’esposizione solare prolungata ha molti benefici sulla nostra salute generale, ma anche nello specifico per la pelle e i capelli, è fondamentale ovviamente avere alcune accortezze per proteggersi dai raggi dannosi.
Inoltre, una prolungata esposizione solare nuoce alla composizione cellulare del fusto capillare. Con i consigli della Dottoressa Biancamaria Mancini, Biologa Responsabile R&D di Istituto Helvetico Sanders scopriamo quali sono le tips utili per evitare l’effetto caduta autunnale.
Perché il sole può nuocere cute e capelli. Il sole è fonte di vita e benessere, ma a volte può danneggiare le nostre strutture organiche, come ad esempio cute e capelli. In particolare, i raggi UVA e UVB, nei cui confronti bisogna prestare molta attenzione, riescono a colpire e penetrare la nostra cute.
La pelle, e quindi il cuoio capelluto mette in atto un sofisticato meccanismo di difesa contro queste radiazioni, attivando i melanociti, cellule di derivazione nervosa responsabili della produzione di melanina e quindi della nostra tintarella.
I capelli, al contrario della cute, sono formati da cellule morte, prive di nucleo, in cui la melanina costituisce solo l’1% circa della composizione. Quando il sole raggiunge i nostri capelli, ossida la melanina, che non è in grado di svolgere la sua azione protettiva, e di conseguenza i capelli sbiadiscono. Non essendo quindi in grado di proteggersi da soli, i capelli rischiano di subire diversi danni dopo un’esposizione prolungata: i raggi UV hanno come primo effetto quello di disidratare il capello, che diventa più fragile e secco, perdendo anche morbidezza e luminosità; se inoltre questo avviene a capello bagnato, come accade spesso d’estate tra un bagno in mare e uno in piscina, aumenta anche la porosità del fusto, con la conseguenza che i raggi penetrano ancora più in profondità fino all’ossidazione di alcuni amminoacidi che altereranno le proteine della cuticola del capello (fratture, doppie punte e aspetto paglia).
Come comportarsi per evitare i danni estivi. La cosa migliore sarebbe proteggere fisicamente la testa, con un cappello o un foulard, in modo tale che i raggi del sole siano completamente schermati. In associazione o in alternativa allo schermo fisico è bene adottare delle protezioni capillari adeguate, così come facciamo per la pelle.
Imperativo è l’uso di prodotti che contengono uno schermo chimico per i raggi UV prima dell’esposizione solare, per evitare i danni da raggi UV a livello dei capelli. È importante distribuire il filtro con dei prodotti spray o tamponando l’olio delicatamente e manualmente sui fusti senza lo stress di spazzole o pettini. Il filtro applicato tende a levarsi con il passare del tempo soprattutto se facciamo bagni o sudiamo, per questo è bene ripassarlo durante la stessa giornata.
Per avere una protezione ancora migliore, è consigliabile l’uso di oli protettivi; l’olio è un prodotto di immediato assorbimento, che nutre il fusto in profondità, ripristina le riserve di acqua e grassi, rafforza le proteine della cuticola come la cheratina, evitando quindi che il capello inaridisca e perda la sua morbidezza. Oltre a proteggere l’olio è un trattamento di bellezza per i fusti stessi. Inoltre, una volta distribuito su tutte le lunghezze, esso ripara la capigliatura dagli agenti esterni, come appunto il sole o la salsedine, creando un film invisibile di protezione.
Dopo l’esposizione solare o il contatto con acqua salata o clorata è importante risciacquare con abbondante acqua dolce e utilizzare nutrienti restituenti come balsami e maschere. Sieri che riequilibrano il microbiota cutaneo sono l’ultimo step serale per ristabilire la giusta barriera cutanea.