L’effetto della pandemia sulla pulizia del viso
I risultati del sondaggio di CeraVe
2 Settembre 2021, New York, NY – L’ultimo anno ha stravolto quasi ogni aspetto della vita delle persone e la cura della pelle non ha fatto eccezione. Secondo i risultati del sondaggio di CeraVe, condotto online da IPSOS in 23 paesi e oltre 10.100 intervistati, il 64% delle persone a livello globale afferma che le loro routine di skincare sono cambiate negli ultimi 12 mesi. Nel contesto di questa “nuova normalità” di igiene, l’accesso a informazioni dermatologiche affidabili è più importante che mai. Tuttavia, durante questo stesso periodo, solo l’11% degli individui ha ricevuto informazioni sulla perfetta routine di skincare direttamente da un dermatologo, con la maggior parte degli intervistati che si affidano a familiari e amici e social media per alimentare le loro conoscenze di pulizia facciale e le scelte di routine.
Poiché le abitudini quotidiane e le circostanze di salute sono cambiate nell’ultimo anno, la maggior parte delle persone in tutto il mondo ha cercato nuove routine di pulizia del viso.
L’indagine globale di CeraVe ha rilevato che la stragrande maggioranza (90%) delle persone ha riferito che la vita quotidiana era stata influenzata dalla pandemia e il 28% ha sperimentato cambiamenti nella salute generale della pelle a causa di fattori legati alla pandemia. Questi cambiamenti si sono registrati anche nella pulizia del viso, con il 64% delle persone che ha cambiato le proprie abitudini di pulizia facciale nell’ultimo anno.
“Una corretta pulizia del viso è il primo passo cruciale per un’efficace routine di cura della pelle”, ha dichiarato il dermatologo Ted Lain. “È importante che i pazienti consultino il loro
dermatologo per selezionare un detergente bilanciato dal pH, privo di fragranze e con ingredienti lenitivi, in modo da non compromettere la barriera cutanea.”
Cleans like a Derm: i consigli dei dermatologi sono molto apprezzati ma non abbastanza sfruttati. Durante questo movimento globale di mutevoli routine di pulizia nell’ultimo anno, la maggior parte delle persone non ha ricevuto informazioni da un dermatologo. Sebbene il 59% delle persone creda che i consigli dermatologici gioverebbero alla loro pelle, solo l’11% ha ricevuto informazioni dai dermatologi sulla corretta pulizia del viso durante questo
periodo. In effetti, il 37% degli intervistati non ha pensato di chiedere consigli sulla pulizia del viso quando in visita da un dermatologo. Mentre i consumatori possono trovare informazioni utili online, è facile commettere errori quando non si utilizzano fonti dermatologiche. Ad esempio, qui di seguito ci sono idee comuni molto diffuse, ma sbagliate e comportamenti che possono compromettere la barriera cutanea:
· Il 69% degli intervistati utilizza acqua calda e molto calda per pulire il viso
· Il 67% degli intervistati non utilizza detergenti bilanciati per pH
· Il 42% degli intervistati usa solo acqua per pulire il viso
· Il 31% degli intervistati si sente “pulito” dopo la pulizia, il che può indicare una barriera cutanea compromessa
· Il 30% degli intervistati ritiene che la pulizia non possa aiutare a ripristinare la barriera cutanea.
È fondamentale che anche in materia di detersione le fonti siano sempre autorevoli: gli intervistati hanno capito la necessità di selezionare attentamente di quali contenuti fidarsi. È significativo che 2 intervistati su 3 (67%) abbiano convenuto che i consigli sulla cura della
pelle online non sono sempre accurati.
L’indagine ha rivelato risultati chiari per coloro che hanno seguito i consigli di un dermatologo per la loro routine di pulizia nell’ultimo anno. Questi intervistati tendevano ad avere migliori routine di pulizia (incluso il lavaggio quotidiano e l’uso di detergenti per il viso che hanno maggiori probabilità di essere bilanciati dal pH, testati sulle allergie o senza fragranze) e hanno migliori abitudini di cura della pelle dopo la pulizia. Avevano anche due volte più probabilità di segnalare un miglioramento della loro salute della pelle durante lo stesso periodo:
· Il 59% di loro utilizza un detergente per il viso [rispetto al 41% degli intervistati che non hanno consultato un dermatologo]
· Il 76% di loro ritiene che il detergente abbia mantenuto la barriera cutanea [rispetto al 60% degli intervistati che non hanno consultato un dermatologo]
· Il 25% di loro ha riferito che la loro salute della pelle è migliorata nell’ultimo anno [contro il 12% che non ha consultato un dermatologo].